SILVESTRO LEGA

(Modigliana, 8 dicembre 1826 – Firenze, 21 settembre 1895)

Un dopo pranzo (Il pergolato)

1868

olio su tela

75×93,5 cm

OPERA

Tra i capolavori di Silvestro Lega, Il pergolato, fu dipinto nel 1868 a Piagentina, la località dei colli fiorentini dove l’artista si era ritirato dal 1861 attratto come molti altri pittori macchiaioli dal paesaggio e dalla possibilità di dipingere en plein air. L’artista, ispirandosi ai molti piacevoli pomeriggi trascorsi in casa della famiglia Batelli, che generosamente lo ospitava, raffigura nel dipinto un tema di vita quotidiana a lui contemporanea. La scena fornisce al pittore la scusa per un magistrale esercizio sul paesaggio e sulla pittura di “macchia”, volta a realizzare una stesura pittorica sintetica, evitando generalmente di descrivere i dettagli, e attraverso uniformi campiture di colore a lasciare emergere gli oggetti tramite forti contrasti di luce e ombra.

Il moto di ribellione contro la pittura storica e mitologica di matrice romantica aveva portato i Macchiaioli alla proposta di un’arte nuova, più spontanea, fondata sull’attenzione alla realtà e alla vita quotidiana, attraverso la creazione di uno stile che fosse in grado di trasmettere con “immediatezza” i loro soggetti o, meglio, i loro stati d’animo. Per questi pittori il paesaggio diventa quasi un equivalente della loro sensibilità. 

La pittura italiana con i Macchiaioli, in parte poi considerati come anticipatori degli impressionisti, si rinnova nei temi e nella tecnica ma Lega si distingue costruendo l’immagine in modo sapiente e inappuntabile dal punto di vista della costruzione prospettica; si riallaccia infatti idealmente ai grandi pittori toscani del Rinascimento del Quattrocento.

Il dipinto fu donato alla Pinacoteca di Brera dall’Associazione Amici di Brera nel 1931.

BIOGRAFIA

Silvestro Lega (Modigliana, 1826 – Firenze, 1895) a soli diciassette anni si trasferisce a Firenze per studiare all’Accademia di Belle Arti rimanendone ben presto deluso. Inizia così a frequentare il Caffè Michelangiolo, un locale fiorentino meta di ritrovo di alcuni artisti animati da propositi rivoluzionari e riformatori. Proprio qui, dal 1855, prende forma il gruppo dei Macchiaioli, il movimento artistico italiano considerato come una delle più originali avanguardie della seconda metà del XIX secolo, sia per la reazione all’inerzia formale delle Accademie, sia per avere rappresentato l’espressione più altamente poetica dell’Italia nata dagli eroici processi risorgimentali di unificazione nazionale. La vita di Silvestro Lega sarà, infatti, contraddistinta anche dall’impegno militare volontario contro il regime austriaco per la nascita della nazione italiana. 

Lega, unitosi con entusiasmo al gruppo di artisti nell’esperienza di pittura dal vero a Piagentina, sui colli a sud di Firenze, sarà ospitato dalla famiglia Batelli che lo sosterrà economicamente e di cui sposerà la figlia maggiore Virginia.