SIMON VOUET

(Parigi, 9 gennaio 1590 – Parigi, 30 giugno 1649)

Ritratto di giovane donna

1620-21

olio su tela

75×57 cm

OPERA

La giovane donna del dipinto di Simon Vouet guarda lo spettatore con dolcezza, confidenzialmente, ponendo la mano sul cuore, e accennando a un sorriso. Ha la testa lievemente inclinata, forse intenta nella lettura di un libricino che sta sfogliando, o invece, come si è supposto in passato, perché colta proprio nell’istante in cui sta per iniziare a cantare. 

Il dipinto reinterpreta e aggiorna la grande pittura veneta del Cinquecento, guardando stilisticamente a Paolo Veronese per la morbidezza della figura e la sontuosità di tessuti e pizzi. L’autore, Simon Vouet, ritrae un volto e una fisionomia ricorrenti nei suoi lavori: molto probabilmente si tratta della moglie, Virginia del Vezzo o Vezzi, figlia del pittore Pompeo Vezzi, e dal padre avviata all’arte pittorica. Quando si conobbero durante un soggiorno a Roma, Virginia frequentava infatti la scuola di disegno che Vouet conduceva nella capitale. Innamorati si sposarono nel 1626 e un anno dopo si trasferirono in Francia, alla corte di Luigi XIII. Avranno tre figli, di cui uno seguirà le loro orme.

BIOGRAFIA

Simon Vouet (Parigi, 9 gennaio 1590 – Parigi, 30 giugno 1649) soggiorna in Italia per quasi vent’anni, risiedendo a lungo a Roma e visitando diversi luoghi e città, come Venezia e Genova. Giunto nella capitale, in un primo momento aderisce allo stile dei caravaggeschi allora in voga, seguendo il naturalismo e le iconografie di genere derivati da Caravaggio. Riesce quindi ad avere i favori e le garanzie dell’aristocrazia capitolina, lavorando in particolare al servizio del cardinale Barberini, futuro papa Urbano VIII.

Sempre a Roma conosce Virginia del Vezzo, figlia d’arte e anche lei pittrice, che ne diventerà allieva, modella e moglie. Nel 1627 rientra in Francia con la compagna e i due aprono un’accademia di disegno conseguendo un grande successo. L’artista, nominato pittore ufficiale del re, Luigi XIII, contribuirà in modo rilevante alla diffusione oltralpe dello stile barocco, appreso in Italia.